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Carcinoma alla mammella

Riabilitazione dopo intervento al seno

Dopo una quadrantectomia o una mastectomia, è fondamentale intervenire precocemente con tecniche adeguate per mantenere la mobilità della spalla e promuovere il drenaggio linfatico. Un approccio riabilitativo tempestivo può ridurre l’accumulo di liquidi causato dall’intervento chirurgico.

Domande comuni dopo l’intervento

Molte pazienti si chiedono se riusciranno a muoversi come prima, se avranno fastidi legati alla cicatrice o alle protesi, e se il loro corpo tornerà alla normalità. Un fisioterapista esperto in riabilitazione senologica può offrire risposte, supporto e soluzioni personalizzate.

Riabilitazione senologica: gli elementi chiave

Ogni percorso di riabilitazione viene adattato in base alla situazione clinica individuale. Gli interventi possono includere:

  • Trattamento delle cicatrici
  • Massaggio su protesi o espansori
  • Gestione dell’edema (localizzato o esteso)
  • Controllo del dolore
  • Valutazione e gestione del linfedema
  • Recupero della mobilità di spalla e scapola
  • Trattamento della sindrome del cordone ascellare (AWS)
  • Esercizi mirati personalizzati

I quattro pilastri della riabilitazione

1. Cura della cute e delle ferite

Le cicatrici, sia piccole che estese, richiedono attenzione per evitare rigidità e dolori. Disagio, formicolii o alterazioni della sensibilità sono normali inizialmente. Trattamenti locali con tecniche manuali, creme o cerotti aiutano il recupero funzionale dei tessuti.

2. Gestione del gonfiore

Il gonfiore post-operatorio è comune, ma può evolvere in linfedema se non trattato. Un fisioterapista qualificato valuterà il tipo di edema e proporrà le terapie più adatte, incluse tecniche di drenaggio manuale e bendaggi specifici.

3. Ripristino del movimento

Rigidità o limitazioni della spalla sono frequenti dopo l’intervento. Attraverso esercizi guidati e mobilizzazioni graduali si può migliorare la mobilità e ridurre il dolore.

4. Educazione terapeutica

Informare la paziente su cosa può fare autonomamente è essenziale. Conoscere le attività consigliate e quelle da evitare, gli esercizi utili e come gestire il linfedema permette di affrontare con maggiore sicurezza il percorso di recupero.

Attività fisica dopo l’intervento

Molte donne tendono ad evitare sforzi con il braccio operato, ma un’eccessiva prudenza può portare a una perdita di forza e funzionalità. Dopo la fase acuta, è importante reinserire progressivamente attività motorie, sempre sotto controllo di uno specialista.

Quando iniziare?

Il percorso riabilitativo può cominciare già dal secondo giorno dopo l’intervento, anche in presenza di drenaggi. Nella fase iniziale è consigliabile limitare i movimenti estremi, ma introdurre fin da subito esercizi leggeri può facilitare un recupero più rapido.

Attività consigliate

  • Stretching e mobilità articolare
  • Respirazione diaframmatica
  • Trattamento delle aderenze cicatriziali
  • Rinforzo muscolare progressivo
  • Rilassamento miofasciale
  • Mobilizzazione dei tessuti

L’autotrattamento quotidiano, secondo le indicazioni fornite dal fisioterapista, è una parte fondamentale per mantenere e ampliare i benefici della terapia.

L’importanza dell’esercizio fisico in oncologia

L’attività fisica mirata può migliorare il sistema immunitario, aumentare l’efficacia delle terapie, ridurre gli effetti collaterali e prevenire osteoporosi e perdita muscolare. Per questo è importante affidarsi a fisioterapisti esperti, in grado di strutturare un piano personalizzato.

Presso il Centro Fisiomed, è possibile effettuare una valutazione accurata e ricevere un percorso riabilitativo costruito su misura per le proprie esigenze.

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